mercoledì 20 marzo 2019

QUEL PORTONE..........



COME RACCONTARE CON UN QUADRO


Otto anni fà, una ragazza  fece  una scelta importante sia per l’età che aveva sia per la vita che andò ad affrontare da quel momento. 
Immaginate il rumore sordo di “quel portone” verde ed austero che si chiuse una volta che quella bambina entrò in quel convento, lasciando uno snervante silenzio e una fitta al cuore dei suoi cari. 

Cercate di immedesimarvi e di viverlo questo rumore

Come si può dimenticare mai “quel portone”!!! 
Vi entrò 
  • con uno sguardo nel vuoto, 
  • il volto stanco per la fatica di pensare se farlo o meno, 
  • consapevole di cosa stava perdendo, 
  • timorosa della nuova vita che iniziava. 
  • Con addosso un velo in testa non ancora ufficiale ma segno della sua purezza, pudore, umiltà per la scelta e la devozione.  
  • lluminata da una fonte di luce eterea e di dono spirituale da cui prenderà il suo nuovo nome “Suor Maria Luce”. 
Ormai "perpetua" per scelta ha fatto voto di povertà, obbedienza, castità e devozione a Maria (4 voti). 

Ecco! Per anni.......l'immancabile desiderio di avere una importante chiave di apertura per quel portone, un desiderio sempre ostacolato dai 4 nodi/voti del cingolo di corda che  porta annodato sulla vita e che si annoda anche alla  chiave ipotetica. 
Però....! Però!.... il tempo passa, il dolore si attenua e si modifica e....... ed ecco che nel quadro lo stesso portone è raffigurato aperto perché  abbiamo capito, rispettato e ammirato la sua scelta pur non accettandola.

 

martedì 26 febbraio 2019

Il Découpage con il tovagliolo di carta


 IL TOVAGLIOLO








Se c'è una tecnica veramente delicata è proprio quella di incollare un tovagliolo di carta senza creare delle grinze o strappi. 

Il tovagliolo rende il lavoro più bello e più versatile della carta ma basta poco per creare un artefatto.

E allora, con molta pazienza e ripetitività consiglio di provare, riprovare e ancora riprovare.
Inizia cercando il tuo supporto, inizialmente consiglio un supporto liscio e piano poi ci si può sbizzarrire.
Il supporto può essere di qualsiasi materiale ma come prima volta meglio iniziare con uno di legno.

  • Dopo aver preparato il supporto con una mano di turapori e carteggiatura passare una mano di colore acrilico su tutta la superficie da decorare.
  • Ritagliare il motivo prescelto dal tovagliolo se non lo inocolleremo integralmente, staccare delicatamente il primo velo stampato ed applicarlo con una leggera pressione sull'oggetto da decorare.
  • Fissare il motivo con una colla per découpage, specifica per tovaglioli di carta o comunque non pastosa ma molto cremosa (tipo yogurt vellutato).
  • Si utilizza un pennello a setole semi-morbide e sintetiche passando la colla dal centro verso l'esterno a raggiera, senza premere ne tirare.
  • Lasciare asciugare.
A questo punto io amo prendere una carta forno e stirare (Calore *) il pezzo incollato, si tolgono i difetti creati nell'incollaggio e il decoro a volte ha l'aspetto di essere inglobato nel supporto. (Esistono delle colle specifiche per sopportare il calore e che migliorano l'effetto da sembrare porcellanato)

Dopo aver completato la composizione si ferma il tutto con vernice finale ad acqua  opaca, satinata o lucida sulla base dei vostri gusti ma anche del tipo di lavoro state creando.












mercoledì 6 febbraio 2019

ANGELO

Kary




Un pastello su carta pastelmat non completato.

Mi sembra più interessante lasciarlo così.
Il punto focale sono gli occhi, più precisamente lo sguardo: di ghiaccio si ma pieno di significato.

Da qualunque punto di vista la guardi, questi occhi sembra ti feriscano ed ognuno di noi ne da una motivazione diversa.

Per te cosa vorranno dire?

Pastello 30X40  

ESTASI



➤Chiudi gli occhi e assapora l'aria che ti circonda. Cerca di percepire i rumori, gli odori e la brezza fresca che ti accarezza il viso.

Rimarrai concentrata fino all'ipnosi.



La tua mente rimarrà focalizzata su un punto ipotetico facendoti dimenticare ogni pensiero e ogni problema.

.....Uno stato di beatitudine e di benessere interiore: l'estasi



 Olio su tela 120X40 anno 2018

mercoledì 18 aprile 2018

LO SPAZIO- COME VIENE PERCEPITO DEGLI ARTISTI


Circa due anni fà mi sono addentrata in questo argomento per scrivere un articolo per una Associazione di decoupage di cui ero Presidente. 
La ricerca ottenuta tramite le letture di libri, i miei studi sulla prospettiva per il Trompe l'oeil ed interrogazioni su internet hanno raggiunto questo risultato:

COME PERCEPIAMO LO SPAZIO? 
Immaginiamo di incamminarci vero una grande piazza, ci stupiamo per la vastità della piazza, siamo nel cuore della città. Difronte vediamo un bar e ci avviamo verso l’entrata. Entriamo e il locale ci si presenta più grande di quanto pensavamo, molto elegante ed illuminato da una luce cristallina proveniente da fuori. Senza averne coscienza i nostri occhi e i nostri spostamenti hanno percepito lo spazio in modo diverso: da quello della strada a quello interno nelle piccole stanze. La vista, i movimenti del corpo e le sensazioni che li accompagnano ci permettono di percepire le caratteristiche dello spazio che ci circonda. Gli occhi mandano al cervello segnali visivi che vengono elaborati dal nostro cervello e trasformati in informazioni utili a valutare le dimensioni dello spazio in cui siamo: Larghezza, Altezza e Profondità. 
Alcuni indicatori ci aiutano a comprendere e a valutare la misura dello spazio, la distanza degli oggetti che ci circondano e il rapporto fra i vari oggetti che occupano lo spazio. Questi indicatori si chiamano indici di profondità: 
la convergenza visiva delle Linee parallele 
• lo schiarire dei colori in lontananza 
• la sovrapposizione delle forme 
• la variazione delle dimensioni 
Quando gli oggetti si sovrappongono ad altri oggetti, coprendoli in parte, ci sembrano più vicini. In un paesaggio i colori sono più nitidi ed intensi nei piani vicini e sempre più chiari nei piani lontani. Lo schiarire del colore in lontananza ci offre un indizio sulla profondità dello spazio. E’ un fenomeno dovuto all’atmosfera , crea un filtro che fa sembrare più azzurri gli elementi più lontani ( già Leonardo Da Vinci aveva notato questo elemento e lo usava nei suoi quadri). Avete mai notato come le montagne in lontananza sono sempre più simili allo sfondo e si confondono con esso?  
Se invece si osserviamo un viale alberato potremo notare che i bordi della strada sembrano obliqui e convergenti in fondo al viale. Ecco queste sono le linee di convergenza cioè l’indice della profondità dello spazio, della distanza fra chi osserva  e il fondo della strada. Gli alberi sono tutti più o meno uguali ma quelli vicini ci appaiono più grandi.  
Molti artisti hanno cercato sempre di rappresentare lo spazio che li circonda cercando di riprodurlo simile alla realtà. E’ stato necessario creare delle regole che possano permetterlo:  la rappresentazione prospettica.  Sono regole scoperte e utilizzate sin dal quattrocento e permettono di dare l’illusione della profondità, sono procedimenti geometrici che permettono di riprodurre su una superficie piana uno spazio  tridimensionale: la prospettiva.                          
Disegnare un paesaggio, un ambiente o altro è come guardarli dalla finestra e disegnarli sul vetro. Quello che vediamo dipende dalla nostra posizione di osservazione. Ci spostiamo continuamente e i nostri occhi non sono mai fermi invece, per disegnare un paesaggio, ci dobbiamo fermare in un punto e quello sarà il nostro punto di vista (PV).
La scelta della posizione del punto di vista rispetto all’oggetto assume un’importanza fondamentale per la nitidezza della visione e per l’efficacia della prospettiva.  Si può cosi ottenere un punto di vista, centrale, angolare, dal basso o dall’alto, e grazie alle nuove tecnologie si riescono a cogliere anche punti di vista particolari che sono difficili da riscontrare in realtà ,come un punto di vista mentre si vola in aereo o l’utilizzo di obiettivi speciali per foto tipo “occhio di pesce”.
In altre parole il punto di vista dovrà essere scelto in modo tale che la rappresentazione dell’oggetto che ne segue, sia il più possibile simile alla rappresentazione reale. A tal fine è necessario tenere ben presente il campo visivo dell’osservatore, cioè quella porzione di spazio misurata in gradi che una persona può vedere tenendo testa ed occhi assolutamente immobili. 
Nella tecnica del disegno prospettico l’ampiezza del campo visivo si identifica nel cono ottico ottenuto tirando dal PV raggi visuali che hanno una ben precisa proprietà: non devono formare con l’asse visivo PV-P angoli maggiori di 30°. Entro tali gradi infatti la percezione degli oggetti è buona e tale risulta essere anche l’immagine prospettica. La base del cono ottico (il cerchio visivo) è determinato dall’intersezione dei raggi visuali con il quadro e si dice che l’immagine è “percettivamente corretta” quando i raggi visuali, portati agli estremi dell’oggetto, stanno all’interno del cono. 
 Il primo passo per costruire un’immagine prospettica è la ricerca dei punti di fuga. Il punto di fuga di una retta è la traccia sul quadro della parallela alla retta stessa passante per il PV. Poiché esso appartiene alla linea di orizzonte che rappresenta in prospettiva l’immagine dell’infinito (tale infatti è la distanza tra LO e LT) (La linea dell’orizzonte corrisponde all’altezza degli occhi di chi guarda) il punto di fuga di una retta rappresenta la prospettiva del suo punto all’infinito. Da ciò discende immediatamente il fatto che rette parallele hanno il medesimo punto di fuga F.
Per approfondire il discorso occorrerebbe parlare dei punti di distanza, delle rette parallele e perpendicolari al quadro e delle rette inclinate di 45° rispetto al quadro che vogliamo disegnare, parlare delle altezze in prospettiva e delle varie prospettive esistenti. Ma, queste nozioni vanno assimilate a piccole dosi e in modalità costante e con tanta pratica che ne facilita la comprensione. Studiare e mettere in pratica. 

Tutte queste nozioni possono essere utili anche per  un Decoupage con Trompe l’Oeil. Io ho iniziato cosi e poi ho amato solo pitturarlo il Trompe. Non è facile ma il mettersi in gioco aiuta. Non ho imparato da sola, ho frequentato un corso di pittura ma conoscere le regole della prospettiva vi farà creare dei capolavori nel decoupage. 
Pannello decorato in decoupage con effetto trompe l'oeil e 3D 
(i soggetti sono stati pitturati e poi ritagliati)

Ci basti pensare che gli artisti del medioevo applicavano una prospettiva intuitiva, cioè senza regole geometriche ma riuscivano comunque a far intuire la profondità, così come si diceva all’inizio dell’articolo. Nel 600 il Brunelleschi applicava magistralmente le regole della prospettiva perché l’aveva studiata,  nel 700 i Vedutisti riuscivano a rappresentare lo spazio utilizzando strumenti tipo la camera ottica e quindi hanno fatto ricerca e sperimentazione, nel 900 i cubisti la interpretarono in modo troppo personalizzato ma almeno si sono messi in gioco. 
E allora, anche noi oggi, possiamo su queste basi interpretare il nostro  spazio creativo:
• con le regole della prospettiva per un decoupage con Trompe L’Oeil di cui oggi vi ho fatto un piccolo ma piccolo riassunto
• con le regole e schemi geometrici per composizioni Classiche e Print Room
• con le regole  del peso visivo per una composizione equilibrata o sbilanciata
Noi siamo in grado, con un poco di ricerca e documentazione, di creare dei piccoli capolavori, delle perle di respiro che ci ossigenano l’anima per aiutarla ad affrontare le situazioni affannose della vita quotidiana.  

A Voi ………l’invito, nella speranza di aver suscitato curiosità………..


mercoledì 18 febbraio 2015

Il Cloisonné


E' una Tecnica della decorazione a smalto. 
Consiste nel creare, mediante sottili nastri d’oro, argento o rame, saldati al metallo di fondo, compartimenti (cloisons) da riempire con materiale vetrificabile. 
particolare di farfalla di Emanuel Guilloche

Dopo la vetrificazione, la superficie viene uguagliata e lucidata e i nastri metallici vi appaiono come linee secondo il disegno preordinato. 

In Francia, nel 13° e nel 14° sec., fu inoltre noto un altro tipo, assai raro e difficile, di cloisonné (detto à la pique), che si eseguiva rimuovendo, dopo la vetrificazione, il metallo di fondo in modo che lo smalto risultasse trasparente e legato dai nastri metallici come una vetrata. 

Per analogia viene detto cloisonné un procedimento a comparti usato nella ceramica (in particolare cinese e precolombiana);mentre, nella tecnica muraria, un apparato che presenta, a scopo decorativo, piccoli blocchi di pietra incorniciati da una o due file di mattoni. 
Si dice poi cloisonnisme un tipo di pittura caratterizzato da campiture cromatiche piatte delimitate da marcati contorni; il termine è stato usato soprattutto con riferimento all’opera di P. Gauguin e dei pittori della scuola di Pont-Aven. 

(Enciclopedia Treccani)

sabato 8 novembre 2014

L'Arte 1

Per sapere e saper fare, condivido con voi parte delle mie letture


La Storia dell'Arte  è la disciplina che colloca nel tempo le opere artistiche figurative e visive prodotte nei secoli: ne descrive le caratteristiche e le ordina in categorie.
Le categorie o Generi Artistici si suddividono in:
  • Opere Architettoniche (edifici o costruzioni)
  • Opere Pittoriche (dipinti)
  • Opere Plastiche (scultura eopere modellate)
  • Arti Applicate (manufatti e oggetti che hanno avuto una funzione d'uso con qualità anche estetiche)

L'Arte comunica messaggi, è un linguaggio.
Le immagini,che costituiscono il numero maggiore delle opere d'arte, "PARLANO" e ci emozionano.
Gli artisti, sia ideatori che esecutori, creano un progetto partendo da una idea, trasformano materie inerti in opere espressive.

Si può quindi anche affermare che l'opera comunica.
Il messaggio di un'opera d'arte che si è conservata nel tempo, non prevede una risposta diretta, ma si diffonde di epoca in epoca ad osservatori sempre nuovi, attraverso il valore artistico e i contenuti universali dell'opera stessa.

Se il sistema comunicativo rimane sempre lo stesso, i modi e le forme in cui si concretizza possono cambiare attraverso il contesto, l'epoca e l'ambiente sociale.

domenica 2 novembre 2014

Un panorama nel salone

questa estate,spinta dalla voglia di avere una finestra in più nel salone, ho avuto l'ispirazione per creare un Trompe nel mio salone.
Ho tolto una cornice in gesso che era murata e ....... è iniziata l'avventura.......
Direi anche ben riuscita
Tolta la cornice si procede al disegno del mattonato  in prospettiva

Particolare della prorpettiva del mattonato, in parte già colorato

Particolare del mattone

Prima manodel mattonato e prima mano dei colori base del panorama

Si inizia a rendere tridimensionale il mattonato


Un particolare del panorama

Un particolare di panorama
Panorama quasi completo, mancano dei particolari che però si possono fare con calma
Evidenza dell'edera


Un regalo personalizzato

Eccolo il salvadanaio che Laura e Grazia mi hanno chiesto di decorare.


Pitturato a mano e con il fiore che più amano

domenica 2 febbraio 2014

BUON COMPLEANNO PAF





Oggi,2 Febbraio 2014, è il primo compleanno del Blog-Shop PAF (Pennelli Amore e Fantasia)  e del nostro gruppo di creative,
per festeggiare abbiamo pensato di fare a voi un regalo
per ringraziarvi di averci seguito e sostenuto in questo primo anno.
Per voi un mega pattern contenente 11 tags
create appositamente per voi e adatte a qualsiasi occasione.

Potete scaricare la versione italiana QUI selezionando il tasto 'DOWNLOAD'

Grazie

Today,2014-02-02, is the first birthday of the blog-shop PAF and our painting group,
to celebrate it we give you a present
to thank you for interest and support during this year
For you a mega pattern with 11 tags
created only for you for all the seasons.

  
You can download the english version HERE by pressing the button 'DOWNLOAD'

Thank you

martedì 23 ottobre 2012





Tre giorni di Hobby Show con lo stand Decoupage Italia , faticoso ma molto soddisfacente.
Grazie a tutte coloro che sono passate a salutarci. Sono stati giorni che ci hanno regalato sorrisi e complimenti.

venerdì 19 ottobre 2012

Porta tovaglioli

Concorso Decoupage Italia
3* premio concorso " con le mani e con il cuore"
Castellabate giugno 2012

lunedì 2 gennaio 2012

CASSETTIERA PORTA GIOIE


ALTRO CLASSICO CON SFONDO PITTORICO. I GIRASOLI SONO IN DECOUPAGE MENTRE GLI STELI  CON GLI SPAGHI DI UNINE SONO PITTURATI.

Fuoriporta in legno

FONDO PITTORICO e CRAQUELE' SU BASE IN LEGNO '